A tal proposito, vorrei mettere in evidenza un tema legato prettamente alle differenze climatiche esistenti tra la penisola italiana e la Francia settentrionale, luogo in cui più prese piede l'arte gotica nella sua più sublime rappresentazione.
Collocazione delle cattedrali gotiche in Francia |
Il gotico italiano, infatti, presenta evidenti anomalie rispetto allo stile architettonico d'oltralpe. In particolare non vengono recepite né l'arditezza strutturale delle cattedrali francesi, né se ne carpì la grandiosità estetica e formale che le caratterizza. Queste sostanziali differenze derivarono in parte dall'applicazione precoce di numerosi elementi gotici già in epoca romanica (come il rosone o gli archi a sesto acuto), e in parte dalla consolidazione secolare del Romanico, le cui influenze bizantine, paleocristiane e classiche impedirono l'annullamento delle pareti assieme a cambiamenti eccessivamente netti.
Oltre a questo c'è però da dire che il clima italiano, ben più caldo di quello Normanno o, in ogni caso, nordico, rendeva scomoda la costruzione di edifici decorati di grosse vetrate dal momento che, in estate, avrebbero causato un fastidioso effetto serra all'interno della struttura. La soluzione preferita fu dunque quella di mantenere strutture meno slanciate, con pareti più spesse e fresche, decorate di splendidi affreschi.
L'anomalia italiana, rispetto alle costruzioni del Nord Europa, consiste proprio nell'aver trovato un compromesso tra il vecchio e il nuovo, ovvero tra il Romanico e il Gotico, mantenendo aspetti del primo e integrandoli con migliorie estetiche peculiari del secondo.
Duomo di Siena, perfetto esempio dell'anomalia del gotico italiano |
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