domenica 28 aprile 2013

Se il mio blog fosse...

Se il mio blog fosse un quadro, sarebbe "La cattedrale di Rouen", di Claude Monet.








CLAUDE MONET (1840-1926)
Indiscutibilmente riconosciuto come il più “impressionista” degli Impressionisti e principale ispiratore della prima esposizione allo studio di Nadar, nasce a Parigi il 14 novembre 1840 e muore il 16 dicembre 1926 a Giverny, un piccolo e tranquillo villaggio a ovest della capitale. Fin da giovane rimase affascinato dalla vivacità della vita artistica e culturale che si svolgeva nella capitale ma, nonostante le assicurazioni date in famiglia, non si iscrisse mai a regolari corsi accademici, rimanendo piuttosto vicino agli ambienti artistici del più anziano Manet. All’insegnamento accademico preferisce di gran lunga la pittura en plein air e le stimolanti sperimentazioni sulla luce e sulla percezione dei colori. I primi anni furono anni di lavoro accanitissimo, con poche soddisfazioni e molte amarezze, acuite anche da una forte depressione e da gravi problemi economici. Il successo sembrò arridere a Monet a partire dal 1880: l’artista era ormai divenuto indiscutibilmente l’uomo simbolo dell’Impressionismo e il battagliero erede di quel ruolo guida che Manet, già stanco e malato, non era più in grado di svolgere compiutamente.




DESCRIZIONE DELL'OPERA
Negli anni Novanta l’artista, sempre più entusiasmato dai problemi della luce e dalle sensazioni di colore, si dedica a diverse serie, nelle quali ritrae un medesimo soggetto in decine di tele successive. Il punto di ripresa è quasi sempre lo stesso e quel che cambia sono solo le condizioni oggettive di luce, a dimostrazione di come uno stesso soggetto possa essere sufficiente a destare infinite e sempre nuove sensazioni. Si può ricordare, a riguardo, la celebre serie di cinquanta tele dello stesso formato dedicate alla facciata della Cattedrale di Saint Rouen. Monet è del tutto indifferente all'arabescata struttura architettonica della costruzione gotica. Egli si concentra esclusivamente sul gioco di luci ed ombre che il sole della tarda mattinata produce sulla superficie della facciata e attraverso il fitto ricamo delle cuspidi e degli archi fiammeggianti, creando quell'armonia di toni che spazia dal giallo oro delle zone in piena luce agli azzurri delle ombre fino al blu intenso del cielo.





Per approfondire:
http://www.cultorweb.com/Monet/M.html


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